Opportunity Seekers 2.0

Ormai non sappiamo più che cosa inventarci per attirare l'attenzione delle aziende e dei loro recruiter.
Ultimamente, sui social si è ripreso a parlare molto di curriculum creativi - un argomento che io stesso ho affrontato in passato.

Gente, siamo onesti, quando qualcuno nota i nostri tweet, siamo sempre soddisfatti, c'è sempre quella piccola scarica di adrenalina: se poi stiamo cercando di promuovere un nostro servizio o prodotto (tipo, che so, un libro... *ahem!*), le nostre speranze spiccano il volo.

Forse sarà banale, forse sarà scontato.
Eppure non penso che, in questi giorni, ci fosse un tema più adatto della Giornata della Memoria per parlare di #LibriPerOggi e di #GiovaniDiOggi - se non altro perché l'intera iniziativa sembra pensata soprattutto per i ragazzi (anche se probabilmente non sono loro ad averne più bisogno, anzi).

L'altro giorno, per il consueto appuntamento del martedì su Proposta Lavoro, scrivevo del "ritorno" dei Gruppi su LinkedIn, e di come questa possa essere una buona notizia tanto per chi vuole trovare lavoro, quanto per aziende e professionisti in cerca di clienti, soprattutto visti i risultati sempre più scarsi ottenuti ad esempio su Facebook.

È proprio vero che di una cosa non ci si occupa fintanto che non se ne ha bisogno.
In questi giorni, mi è capitato con l'E-mail Marketing. 
Non che ne ignorassi l'esistenza, ovvio; semplicemente non ne vedevo l'utilità per i miei scopi.
Questo, almeno, finché non mi sono ritrovato a dover promuovere i miei Mondi (Im)Possibili - e ad affrontare l'affascinante mondo dei book-blogger.

Parlando dei #GiovaniDiOggi, ci siamo occupati in diverse occasioni del gap, dell'incomprensione che può sorgere fra generazioni diverse - un divario che i media e gli stereotipi da essi sfruttati spesso rendono ancora più profondo.
Ma cosa succede se ad affrontare la questione sono i ragazzi stessi, persone più o meno della stessa età?
Ci si intende meglio fra coetanei, oppure anche in questo caso la polemica è dietro l'angolo?

Come promesso, eccoci ad un nuovo incontro con i #LibriPerOggi.
Ci sono libri che pur non potendo competere con i best-seller di grido, diventano così popolari all'interno del proprio network di amici e conoscenti da farti desiderare di darci almeno un'occhiata.
Nel mio caso, La mediocrazia (2015) del filosofo canadese Alain Deneault rientra perfettamente nella categoria.

Ammettiamolo - nonostante i suoi problemi, Twitter resta uno dei social network più noti e frequentati, con oltre 300 milioni di utenti e la capacità di far volare le ultime notizie sulle ali dei cinguettatori.

Come vi avevo accennato, questa settimana inauguriamo una nuova rubrica, #LibriPerOggi - uno spazio in cui parlare di libri che, al di là dell'epoca, dell'autore e del genere, possono aiutarci a discutere dei problemi del nostro tempo.
In questo primo episodio, partiamo con il botto e ci occupiamo di un classico: Arancia Meccanica di Anthony Burgess (1962).

Come sapete, sono un grande fan di Quora, soprattutto da quando è arrivata la sua versione in Italiano.
Quello che ho scoperto con il tempo, però, è che oltre ad ampliare gli orizzonti culturali, la piattaforma può persino diventare una vetrina per conoscere e convincere nuovi clienti o datori di lavoro!

Uno dei vantaggi delle vacanze è il maggior tempo libero a disposizione, senza i mille lacci e laccetti della routine quotidiana.
Ore e ore per andare in giro, incontrare amici persi un po' di vista, ma anche leggere tutte quelle cose che ci si è ripromessi di guardare ma che due mesi dopo stanno ancora lì nella sezione "Preferiti", a guardarti male.
Nessun senso di colpa, in effetti; eppure, proprio fra queste "riserve", ho trovato qualcosa di davvero interessante - proviamo a dare un'occhiata:

Buongiorno a tutti, ben ritrovati!
Come sono andati i vostri ultimi giorni nel 2017, e i primi nel 2018?
Anno nuovo, vita nuova, si dice sempre: ma spero che il vostro interesse per questo umile blog rimanga lo stesso - se non altro perché sono in arrivo alcune novità che potrebbero piacervi.